Il gas radon rappresenta uno dei principali inquinanti indoor secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Invisibile, inodore e radioattivo, si infiltra negli edifici dal suolo e, se presente in concentrazioni elevate e prolungate, aumenta il rischio di tumore ai polmoni.
Per fortuna, oggi esistono interventi efficaci di bonifica del radon, e in alcuni casi è possibile usufruire di incentivi fiscali o contributi pubblici, sia per abitazioni private che per edifici pubblici o aziende.
In questo articolo analizziamo:
Quando conviene bonificare
Quali incentivi sono disponibili (Bonus Ristrutturazioni, Superbonus, bandi regionali)
Come accedere ai benefici
A chi rivolgersi per un intervento a norma di legge
Quando è necessaria la bonifica del radon?
Secondo il D.lgs. 101/2020, il livello di riferimento per la concentrazione di radon in ambienti chiusi è di 300 Bq/m³.
In caso di superamento di questa soglia — confermata da una misurazione certificata con dispositivi riconosciuti — è fortemente consigliato intervenire per ridurre i livelli.
I soggetti coinvolti possono essere:
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Privati cittadini, soprattutto in case a piano terra o interrate, o in zone ad alta probabilità di radon
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Datori di lavoro (aziende, uffici, negozi), obbligati a tutelare i lavoratori
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Scuole e pubbliche amministrazioni, che devono rispettare obblighi normativi precisi
Quali incentivi esistono per la bonifica del radon?
1. Bonus Ristrutturazioni 50%
È il canale più semplice per ottenere un rimborso del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 € per unità immobiliare.
Valido per:
🏠 Abitazioni private
🏢 Parti comuni di condomini
🏭 Edifici a uso produttivo, se accompagnati da opere edilizie
Requisiti:
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La bonifica deve essere parte di un intervento di ristrutturazione edilizia
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Serve documentazione tecnica e fatture regolari
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È necessario effettuare una misurazione del radon prima e dopo l’intervento
Come si ottiene:
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Tramite detrazione IRPEF in 10 quote annuali
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Oppure con sconto in fattura o cessione del credito, se il fornitore lo consente
2. Superbonus 110% (ora 70% nel 2024–2025)
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Sono eseguite insieme a lavori trainanti (es. cappotto termico, sostituzione caldaia)
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Dimostrano un miglioramento della salubrità dell’ambiente
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Riguardano edifici residenziali (non seconde case isolate)
⚠️ Tuttavia, dal 2024 il Superbonus ha subito modifiche:
➡️ L’aliquota è scesa al 70% nel 2024, 65% nel 2025, e riguarda solo determinati casi.
Conclusione: il Superbonus è difficilmente applicabile solo alla bonifica radon, ma può essere sfruttato se integrato in un intervento più ampio.
3. Incentivi regionali e bandi locali
Alcune Regioni italiane hanno attivato bandi specifici per la riduzione del radon, in particolare nelle aree classificate a rischio.
🔍 Esempi:
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Regione Lazio: contributi per la bonifica di scuole, abitazioni, edifici pubblici
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Regione Lombardia e Veneto: progetti pilota per edifici scolastici e privati
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Regione Campania e Sardegna: attività di monitoraggio e supporto alla bonifica
Cosa fare:
➡️ Consulta il sito della tua Regione
➡️ Controlla se il tuo Comune ha attivo un Piano Radon con fondi dedicati
Quali spese sono detraibili?
In base al tipo di incentivo, le spese ammesse comprendono:
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Misurazione iniziale del radon (se certificata da laboratorio abilitato)
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Progettazione tecnica dell’intervento
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Interventi edilizi di bonifica (es. barriere, sigillature, VMC, sistemi di depressurizzazione)
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Collaudo finale e verifica dei risultati
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Costi per tecnici, relazioni, permessi
💡 Importante: per usufruire della detrazione è fondamentale avere una tracciabilità completa delle spese e l’intervento deve essere realizzato da operatori qualificati.
Tipi di interventi ammessi
Gli interventi di bonifica del radon più comuni e incentivabili includono:
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Ventilazione meccanica controllata (VMC)
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Depressurizzazione del suolo sotto la casa
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Sigillatura di crepe, fessure e punti di ingresso del gas
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Posa di membrane anti-radon (in caso di nuova costruzione o rifacimento del pavimento)
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Adeguamento della ventilazione naturale
Ogni caso va valutato con una diagnosi tecnica specifica, dopo misurazioni professionali.
Conclusioni
Anche se spesso sottovalutato, il radon rappresenta un rischio reale per la salute. Fortunatamente, oggi sono disponibili incentivi per chi decide di intervenire, sia come cittadino privato che come azienda o ente pubblico.
💡 Se hai già misurato il radon e hai riscontrato valori elevati, valuta un intervento di bonifica approfittando dei bonus fiscali e dei bandi disponibili.