La gestione di un condominio non riguarda solo spese ordinarie e straordinarie. Sempre più spesso gli amministratori e i condomini devono affrontare tematiche legate alla salute e sicurezza ambientale.
Dalla presenza di amianto nelle coperture, al rischio di radon nei locali interrati, fino a muffe e qualità dell’aria indoor, i controlli ambientali sono diventati una vera e propria necessità. Un approccio integrato – un vero e proprio check-up ambientale – consente di valutare e prevenire i rischi per residenti e lavoratori.
Tabella dei Contenuti
Amianto: obblighi e responsabilità nei condomini
L’amianto, sebbene vietato in Italia dal 1992, è ancora presente in molte coperture, canne fumarie, serbatoi e pavimenti vinilici installati prima di quella data.
La normativa prevede:
obbligo di censimento dei manufatti contenenti amianto (MCA);
valutazione dello stato di conservazione periodica;
possibilità di intervento con rimozione, incapsulamento o confinamento.
👉 La responsabilità di avviare e aggiornare il censimento ricade sugli amministratori condominiali, che devono affidarsi a tecnici qualificati.
Radon: rischio invisibile nei locali interrati
Il radon è un gas radioattivo naturale che può infiltrarsi dai terreni e accumularsi in cantine, autorimesse e appartamenti seminterrati.
Con il D.Lgs. 101/2020:
il livello di riferimento è 300 Bq/m³ per gli edifici esistenti;
scende a 200 Bq/m³ per le nuove abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
gli ambienti sotterranei e seminterrati devono essere sottoposti a misurazioni obbligatorie.
Muffe, VOC e polveri sottili
Oltre ad amianto e radon, i condomini possono presentare altri rischi indoor:
muffe → causate da infiltrazioni o ponti termici;
VOC (Composti Organici Volatili) → emissioni da vernici, colle e arredi;
polveri sottili (PM10, PM2,5) → generate da caldaie, camini o infiltrazioni dall’esterno.
Questi agenti peggiorano la qualità dell’aria interna e influiscono su salute e comfort abitativo.
Normative aggiornate
Amianto: obbligo di censimento (L. 257/1992 e normative regionali), valutazione periodica e comunicazione alle ASL.
Radon: D.Lgs. 101/2020 → 300 Bq/m³ edifici esistenti, 200 Bq/m³ nuove abitazioni dal 31/12/2024.
Inquinanti indoor: Linee guida OMS e ISS; D.Lgs. 81/08 per rischio biologico e chimico negli ambienti di lavoro; CAM edilizia pubblica per materiali a basse emissioni.
Perché scegliere un check-up ambientale integrato
Un check-up ambientale condominiale include:
Sopralluogo tecnico → individuazione di materiali sospetti e locali a rischio.
Campionamenti e analisi → amianto, radon, qualità aria indoor.
Valutazione normativa → confronto con i limiti di legge e linee guida.
Piano di gestione e bonifica → soluzioni tecniche, priorità e costi stimati.
Conclusioni
Affrontare singolarmente amianto, radon e altri inquinanti può portare a interventi frammentari.
Un check-up ambientale globale rappresenta invece uno strumento strategico per amministratori e condomini: tutela la salute, garantisce la conformità normativa e valorizza l’immobile.
Prevenzione, monitoraggio e competenza tecnica sono le chiavi per trasformare i condomini in spazi sicuri e sostenibili.



