Quando si parla di qualità dell’aria negli edifici, l’attenzione si concentra spesso su sostanze note e pericolose come l’amianto o il radon. In realtà, ci sono altri inquinanti indoor meno conosciuti ma ugualmente rilevanti per la salute: VOC (Composti Organici Volatili), muffe e polveri sottili (PM10 e PM2,5).
Questi agenti sono presenti in abitazioni, scuole, uffici e strutture ricettive e possono influenzare il benessere quotidiano, causando sintomi immediati e patologie a lungo termine.
Tabella dei Contenuti
VOC – Composti Organici Volatili
I VOC sono composti chimici che evaporano facilmente a temperatura ambiente. Sono emessi da:
pitture, vernici e colle;
mobili e arredi in truciolare;
detergenti, deodoranti e prodotti per la pulizia;
stampanti e fotocopiatrici.
Effetti sulla salute: irritazioni oculari e respiratorie, cefalea, affaticamento. Alcuni VOC, come la formaldeide e il benzene, sono classificati come cancerogeni dall’OMS.
| Inquinante | Fonti principali | Effetti sulla salute | Limiti normativi | Prevenzione |
|---|---|---|---|---|
| VOC (Composti Organici Volatili) |
Pitture, vernici, mobili in truciolare, detergenti, stampanti | Irritazioni oculari e respiratorie, cefalea, affaticamento, alcuni cancerogeni (es. formaldeide, benzene) | Linee guida OMS aria indoor; UNI EN ISO 16000; CAM materiali a basse emissioni | Utilizzare prodotti certificati a basse emissioni, ventilazione regolare, monitoraggi periodici |
| Muffe | Umidità, infiltrazioni, ponti termici, scarsa ventilazione | Allergie, asma, infezioni respiratorie nei soggetti fragili | Linee guida OMS/ISS: assenza di proliferazioni visibili; valutazione rischio biologico (D.Lgs. 81/08) | Eliminare infiltrazioni, migliorare ventilazione, rimuovere muffe, manutenzione edilizia |
| Polveri sottili (PM10, PM2.5) |
Stufe, camini, cucine a gas, fumo di sigaretta, infiltrazioni dall’esterno | Patologie respiratorie, cardiovascolari, aumento rischio tumore polmonare | OMS: 15 µg/m³ (PM2.5), 45 µg/m³ (PM10) media giornaliera; D.Lgs. 155/2010 (Direttiva 2008/50/CE) |
Ridurre fonti interne, sistemi di filtrazione, VMC, controlli qualità aria indoor |
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Muffe e umidità
La proliferazione di muffe negli ambienti chiusi è legata a infiltrazioni d’acqua, scarsa ventilazione o ponti termici. Le spore rilasciate possono causare:
allergie e asma;
infezioni respiratorie nei soggetti immunodepressi;
peggioramento delle condizioni in bambini e anziani.
Polveri sottili (PM10 e PM2,5)
Le polveri sottili (più correttamente fini) non si trovano solo all’aperto: anche negli ambienti interni possono accumularsi a livelli significativi, a causa di:
combustione di stufe e camini;
fumo di sigaretta;
cucine a gas;
infiltrazioni dall’esterno in zone urbane trafficate.
Effetti sulla salute: problemi cardiovascolari, respiratori e aumento del rischio di tumore polmonare secondo le evidenze OMS.
Normativa aggiornata
VOC:
- Limiti di concentrazione definiti nelle Linee guida OMS per la qualità dell’aria indoor.
- In Italia si fa riferimento alla normativa UNI EN ISO 16000 per il campionamento e alla classificazione dei materiali a basse emissioni (es. CAM – Criteri Ambientali Minimi).
Muffe:
- Non esiste un valore soglia unico, ma le Linee guida ISS e OMS raccomandano la totale assenza di proliferazioni visibili.
- Il D.Lgs. 81/08 impone al datore di lavoro di valutare il rischio biologico anche per i lavoratori esposti a umidità e muffe.
Polveri sottili (PM10, PM2,5):
- Valori di riferimento OMS: 15 µg/m³ (PM2,5) e 45 µg/m³ (PM10) come media giornaliera.In Italia si applicano i limiti previsti dal D.Lgs. 155/2010 (attuazione Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria).
Come prevenire gli inquinanti indoor
Ventilazione controllata: favorire il ricambio d’aria, installare sistemi di VMC (ventilazione meccanica controllata).
Materiali a basse emissioni: scegliere arredi e vernici certificati per ridurre i VOC.
Manutenzione periodica: eliminare infiltrazioni e muffe visibili, pulire filtri e condotte.
Controlli periodici dell’aria indoor: affidarsi a laboratori qualificati per misurazioni di VOC, muffe e particolato.
Conclusioni
La qualità dell’aria indoor è un fattore spesso trascurato, ma che influisce direttamente sulla salute e sulla produttività delle persone.
Oltre ad amianto e radon, è fondamentale prestare attenzione a VOC, muffe e polveri sottili, adottando strategie di prevenzione basate su monitoraggio, ventilazione e materiali sicuri.
Solo un approccio integrato può garantire edifici salubri e sicuri per chi li vive e li frequenta ogni giorno.



