Perché è importante parlare di radon nelle scuole?
Il radon è un gas radioattivo naturale e invisibile, responsabile di migliaia di casi di tumore polmonare ogni anno. È incolore, inodore, e si sprigiona dal sottosuolo, penetrando negli edifici. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è il secondo fattore di rischio per il tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.
Le scuole rappresentano un ambiente sensibile perché accolgono ogni giorno bambini e adolescenti per molte ore, spesso in edifici datati, costruiti in zone a rischio. Ecco perché il Decreto Legislativo 101/2020 impone specifici obblighi di monitoraggio e intervento per i dirigenti scolastici e le amministrazioni pubbliche.
Cosa dice la legge sul radon negli edifici scolastici
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 101/2020, aggiornato in vista del 2025, le scuole devono:
Effettuare misurazioni della concentrazione di radon in ambienti chiusi a uso prolungato (aule, uffici, mense, ecc.);
Ripetere le misurazioni ogni 10 anni, o in caso di lavori strutturali rilevanti;
Agire con interventi correttivi se i livelli superano i limiti di riferimento (300 Bq/m³ per gli edifici esistenti, 200 Bq/m³ per nuove costruzioni);
Registrare i risultati e renderli disponibili per controlli e verifiche (INAIL, ARPA, ATS).
Chi è responsabile? Il ruolo dei dirigenti scolastici
Il dirigente scolastico è responsabile della sicurezza dell’edificio e, come datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008, deve:
Affidarsi a tecnici abilitati per eseguire la misurazione del radon;
Includere i risultati nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
Attuare eventuali interventi per ridurre l’esposizione.
La mancata valutazione può configurare responsabilità penali e civili, soprattutto se emergono danni alla salute documentabili.
Come si misura il radon in una scuola?
La misurazione avviene tramite dispositivi chiamati dosimetri passivi, posizionati negli ambienti interessati per un periodo di 90 giorni continuativi (generalmente durante il periodo invernale).
Una volta raccolti, i dosimetri vengono analizzati in laboratori accreditati, che rilasciano una relazione tecnica con i risultati. Se i valori superano i limiti, occorre predisporre interventi di mitigazione.
Interventi di mitigazione radon: cosa si può fare?
In caso di concentrazioni elevate, è possibile ridurre i livelli di radon con soluzioni tecniche efficaci, come:
Ventilazione forzata dei locali;
Pressurizzazione del vespaio o del seminterrato;
Sigillatura delle fessure e isolamento del pavimento;
Installazione di barriere anti-radon nelle nuove costruzioni.
Ogni intervento deve essere progettato su misura, in base alla tipologia di edificio e ai risultati delle analisi.
Come possiamo aiutarti: il supporto di Vedani Lab
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Sopralluogo tecnico gratuito per valutare il rischio;
Installazione e ritiro dei dosimetri;
Analisi certificate in laboratorio accreditato;
Proposte di interventi di mitigazione con soluzioni realizzabili anche in tempi brevi.
Conclusione: prevenire è un dovere
La sicurezza degli studenti e del personale scolastico non può essere trascurata. Il radon è un rischio silenzioso ma concreto, che va affrontato con professionalità e responsabilità.
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