Dall’antichità fino all’epoca moderna, l’amianto è stato utilizzato per scopi rituali e magici. Persiani e Romanilo impiegavano per avvolgere i cadaveri destinati alla cremazione, credendo che questo garantisse ceneri più pure. Una credenza popolare lo definiva la “lana della salamandra”, un animale capace di sfidare il fuoco senza bruciarsi.
Marco Polo descrisse l’uso dell’amianto come fibra per tessuti in Cina. Nel XVII secolo, il medico Boezio menzionò l’amianto come ingrediente di alcuni medicamenti dell’epoca. Fino agli anni ’60, l’amianto fu persino utilizzato in alcuni farmaci, come una polvere contro la sudorazione dei piedi e una pasta per otturazioni utilizzata dai dentisti
In tempi passati, l’amianto è stato impiegato in una vasta gamma di applicazioni, alcune delle quali sorprendentemente varie. Questo minerale, noto per la sua facilità di lavorazione e lunga durata, è stato ampiamente utilizzato per la sua resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici. Tuttavia, la sua tossicità spesso non era pienamente compresa. In Italia, l’amianto è illegale dal 1996 e ne sono ben documentati gli effetti gravemente nocivi.
Qualora abbiate dubbi su un manufatto e vogliate risposte certe in tempi rapidi sull’eventuale presenza di amianto al suo interno, rivolgetevi a Vedani LAB, divisione di Vedani Srl che si occupa specificatamente delle analisi di laboratorio e della rilevazione di potenziali stati di contaminazione negli ambienti di vita e di lavoro.