Il gas radon è un nemico invisibile presente in molte abitazioni italiane, spesso senza che ce ne rendiamo conto. È incolore, inodore e insapore, ma può avere effetti molto gravi sulla salute. In questo articolo ti spiego cos’è il radon, da dove proviene, dove si concentra e quali rischi comporta per la nostra salute.
Cos’è il radon e come si forma
Il radon è un gas radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell’uranio presente nel suolo e nelle rocce. Quando l’uranio si degrada, produce radon che può liberarsi nell’aria e penetrare nelle abitazioni, soprattutto attraverso crepe nei pavimenti, fessure nei muri e impianti non sigillati.
Dove si trova il radon
Il radon è presente in tutto il territorio italiano, ma alcune aree sono più a rischio, in particolare quelle con terreni vulcanici o granitici, come:
Colli Albani (Lazio)
Area vesuviana (Campania)
Prealpi lombarde e venete
Trentino-Alto Adige
Gli ambienti più a rischio sono i piani seminterrati, i piani terra e le cantine, soprattutto se poco ventilati.
Perché il radon è pericoloso
Il vero problema del radon è che, quando viene inalato, i suoi prodotti di decadimento si depositano nei polmoni e rilasciano radiazioni alfa, che possono danneggiare le cellule e aumentare il rischio di tumore polmonare.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il radon è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo. In Italia si stimano circa 3.000 decessi all’anno attribuibili all’esposizione al radon (fonte: Istituto Superiore di Sanità).
Come sapere se sei a rischio
Non puoi percepire il radon senza una misurazione. Esistono strumenti semplici (come dosimetri) per valutare la concentrazione in casa. Se i valori superano i 300 Bq/m³, soglia stabilita dalla legge italiana, è necessario intervenire con sistemi di ventilazione o sigillature.