La bonifica di una discarica abusiva contenente materiali in cemento-amianto (eternit friabile) e altri rifiuti pericolosi, scoperta su un’area industriale dismessa.
Dall’allarme iniziale è partito un intervento ambientale urgente: lo rilevamento iniziale da parte dei carabinieri del Noe e degli enti locali ha individuato cumuli di eternit frantumato e residui chimici. L’azienda ha subito programmato il sopralluogo con esperti in sicurezza e tecnici ambientali per valutare rischi e tipologie di contaminanti. Già in questa fase si sono osservati frammenti friabili di amianto e segni di contaminazione del terreno, dati molto rilevanti per le fasi successive. È emersa l’urgenza di operare in conformità alla normativa vigente (D.M. 6/9/1994 sullo stato del materiale da bonificare, D.Lgs. 152/2006 sullo smaltimento dei rifiuti) e garantire misure di sicurezza (D.Lgs. 81/2008) per proteggere operatori e ambiente.
Tabella dei Contenuti
Fasi principali dell’intervento
Rilevamento e segnalazione: gli enti di controllo hanno individuato la discarica abusiva segnalando la presenza di amianto. Vedani ha affiancato le autorità per delimitarne l’area e avviare l’iter autorizzativo, essenziale per ogni intervento ambientale complesso. In questa fase è scattato il coordinamento con l’ASL e con l’Albo Gestori Ambientali: solo imprese specializzate possono intervenire su rifiuti contenenti amianto.
Sopralluogo e analisi ambientale: i tecnici di Vedani hanno eseguito un sopralluogo con prelievo di campioni di suolo, acqua e materiale sospetto. Il laboratorio ha confermato la presenza di amianto friabile e rilevato contaminazioni chimiche nel terreno. Il D.M. 6/9/1994 definisce gli indicatori per valutare lo stato di degrado dell’amianto (friabilità, presenza di fibre visibili, crepe, polvere). Inoltre si è verificato che il suolo conteneva concentrazioni di fibre tali da definirlo contaminato: secondo gli standard tecnici, basta uno 0,1% in peso di amianto per attivare il piano di bonifica.
Piano di lavoro e progettazione: sulla base delle analisi è stato redatto un piano di lavoro dedicato (obbligatorio ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs. 81/2008) che dettaglia le operazioni, i dispositivi di protezione (DPI) e le misure collettive di sicurezza. Questo documento, presentato 30 giorni prima all’ASL, include tutte le precauzioni per i lavoratori (camici, maschere filtranti, dispositivi anticaduta) e per l’ambiente (reti anti-dispersione, zone di decontaminazione). Poiché l’amianto era in gran parte friabile, si è previsto l’uso di umidificanti e sistemi di aspirazione HEPA per minimizzare il rilascio di fibre nell’aria. Il piano di lavoro tiene conto anche delle criticità del sito (esposizione all’aria aperta, vicinanza di aree popolate) e delle procedure per eventuali emergenze.
Intervento di bonifica e rimozione: Vedani ha avviato l’intervento operativo in lotti controllati. Gli operai specializzati, equipaggiati con tute integrali e respiratori, hanno smontato con estrema cautela gli elementi contaminati. Le lastre di eternit sono state bagnate preventivamente con prodotti incapsulanti per limitare la dispersione di fibre, quindi tagliate o intere posti in fusti e sacchi impermeabili sigillati. I frammenti piccoli e appuntiti raccolti nelle grondaie sono stati aspirati e chiusi subito nei contenitori. L’attività di rimozione è stata resa complessa dal gran numero di frammenti friabili presenti, cosa che ha aumentato i tempi di lavoro e richiesto massima vigilanza. Come riferito dalle linee guida, «la rimozione comporta la produzione di notevoli quantità di rifiuti contenenti amianto (RCA) da dover smaltire in apposite discariche»; questa considerazione ha guidato ogni fase di raccolta.
Smaltimento dei rifiuti pericolosi: tutti i rifiuti contenenti amianto raccolti sono stati classificati come pericolosi secondo il D.Lgs. 152/2006 (codici CER con asterisco) e smaltiti in discariche autorizzate con celle dedicate. Secondo la normativa europea (DM 27/9/2010), il materiale di amianto friabile deve essere conferito solo in discariche di rifiuti pericolosi apposite. Vedani ha affidato i contenitori alle ditte autorizzate, rispettando le procedure di copertura giornaliera dei cumuli e tracciabilità obbligatoria. Anche i DPI monouso utilizzati sono stati considerati rifiuti pericolosi (CER 15.02.02*) e smaltiti separatamente.
Collaudo finale: dopo la rimozione completa, è stata effettuata un’ulteriore ispezione e un monitoraggio ambientale dell’area bonificata. Analisi specifiche (aria e terreno) hanno confermato l’assenza di fibre d’amianto a livelli di pericolo. Al termine è stato emesso il certificato di avvenuta bonifica, rilasciato dai tecnici competenti, che sancisce la restituzione del sito in sicurezza. Il collaudo finale ha inoltre previsto la realizzazione di una mappa delle zone bonificate e un report dettagliato delle operazioni svolte.
Questo intervento ambientale ha seguito rigorosamente le normative di settore (D.M. 6/9/1994 sulle metodologie di bonifica, D.Lgs. 152/2006 sul Codice Ambientale e classificazione dei rifiuti, D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro). In particolare, la legge prevede che ogni bonifica di amianto sia affidata a imprese specializzate iscritte all’Albo Gestori Ambientali (Categoria 10), requisito indispensabile per operare con garanzia di competenza e conformità. Vedani Srl è regolarmente iscritta all’Albo ed è dotata di tutte le abilitazioni necessarie per gestire amianto compatto e friabile.
In conclusione
Il caso di bonifica illustrato dimostra come la rimozione dell’amianto e di rifiuti tossici in un’area abusiva richieda pianificazione accurata, attrezzature specializzate e rispetto delle leggi vigenti. Affidarsi a professionisti del settore è fondamentale per garantire un risultato sicuro. Se devi bonificare un sito contaminato o rimuovere rifiuti pericolosi, contatta Vedani Srl: il nostro team qualificato è pronto a intervenire con tempestività e competenza per ogni esigenza ambientale.
Vedani LAB: un passo avanti nella sicurezza e nell’innovazione
Con il nuovo laboratorio dotato di microscopio SEM-EDS, Vedani LAB si posiziona tra le aziende italiane più avanzate nel settore delle analisi ambientali e delle bonifiche da amianto. L’obiettivo è quello di offrire ai clienti pubblici e privati una valutazione più accurata, rapida e conforme alle nuove normative europee.
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